Rispondendo da una prospettiva professionale, direi: passione innanzitutto, seguita da perseveranza, ambizione, perfezionismo e lealtà. Le persone a cui mi sento più vicino, con cui ho stretto legami forti che continuano ancora oggi, tendono a essere accomunati da queste qualità.

Le persone incredibilmente appassionate e laboriose con cui ho avuto la fortuna di lavorare lungo tutto il mio percorso professionale. Dai primi passi nel settore dell'ospitalità a 15 anni fino alle persone con cui ho l'opportunità di collaborare quotidianamente.

Ho avuto la fortuna di cenare con mio padre al Faviken in Svezia, circa otto anni fa. È stata un’esperienza surreale. Due voli dal Belgio verso un minuscolo aeroporto locale con una sola pista di atterraggio, seguiti da un’ora di tragitto in un’auto a noleggio per arrivare in una remota fattoria in un posto lontano da tutto e da tutti. Un’esperienza magica dal momento in cui siamo stati accolti sulla porta fino a quando siamo ripartiti il giorno successivo. Purtroppo ha ormai chiuso le porte, ma ogni giorno aspetto che lo Chef Magnus Nilsson apra un nuovo ristorante. Sarò il primo a prenotare!

Quando mi godo un buon pasto. Non ho preferenze tra un pasto informale o una cucina raffinata, per me è un momento nel tempo in cui ho l’occasione di mangiare ottimo cibo con le persone a cui voglio bene. La mia passione per il cibo non ha eguali, ma il vino occupa un posto importante insieme al mio amore per gli sport di resistenza. Una combinazione inaspettata, ma appassionante.

Vorrei avere l’occasione di cucinare per Barack Obama, Anthony Bourdain, Elton John e Tom Brady e cenare con loro. Sono tutte persone molto stimolanti che hanno raggiunto un successo duraturo nei rispettivi settori o che hanno avuto un impatto globale. Anthony Bourdain è la ragione per cui sono entrato nel settore alberghiero. Guardavo sempre la sua trasmissione su National Geographic in tarda adolescenza.

La mia compagna condivide la mia passione per il Krug e insieme gustiamo una bottiglia qualche volta all'anno come modo per dedicarci un momento di pace in mezzo a tutta la frenesia che entrambi viviamo sul lavoro. Ho anche adottato una tradizione, con i miei amici, di aprire una bottiglia di Krug Rosé il giorno di Natale e scambiarci una fotografia mentre lo degustiamo con i nostri cari.

Krug è l’apoteosi della raffinatezza e del lusso, ma riesce a farlo senza ostentazione. È sempre un momento speciale, un’esperienza trascendentale.