Quintonil**
Città del Messico, Mexico
Informazioni utili
Indirizzo:
Av. Isaac Newton 55, Chapultepec Morales, Polanco V Secc, Miguel Hidalgo, 11560 Ciudad de México, CDMX, MexicoContatto:
+52 55 52 80 26 80Due chiacchiere con
Jorge Vallejo
"La gastronomia mi affascina sia come fonte di piacere che come modo per riflettere e preservare gli ambienti in cui viviamo. In qualità di chef, siamo responsabili di deliziare i sensi e onorare le nostre comunità e i nostri ecosistemi”.
Jorge Vallejo (Chef)
La Krug Ambassade
Fondato nel 2012 da Alejandra Flores e dallo chef Jorge Vallejo, Quintonil è un fiore all’occhiello della moderna gastronomia messicana. Radicato nella tradizione e guidato dalla tecnica, il ristorante ha sviluppato una cultura culinaria distintiva che celebra le tradizioni e i sapori del Messico e della Mesoamerica. Nel 2025, Quintonil è stato insignito di due stelle Michelin, si è classificato al terzo posto nella lista «The World’s 50 Best Restaurants» ed è stato riconosciuto come il miglior ristorante del Nord America. La sua cucina riflette un profondo rispetto per il luogo e un impegno audace a reimmaginare l’identità nazionale attraverso il cibo. Jorge Vallejo ha inoltre ricevuto l’Estrella Damm Chefs’ Choice Award 2022, l’unico premio assegnato tramite il voto diretto degli chef presenti nella classifica «The World’s 50 Best Restaurants».
Il Krug Lover
Lo chef Jorge Vallejo è riconosciuto a livello internazionale per il suo ruolo pionieristico nel ridefinire la cucina messicana. Attraverso la sua attenta esplorazione delle tradizioni regionali, ha creato un linguaggio culinario contemporaneo apprezzato a livello globale. Nel 2022, Vallejo è stato premiato con l’Estrella Damm Chefs’ Choice Award da The World’s 50 Best Restaurants, un riconoscimento assegnato da altri chef per la sua innovazione e influenza. Il suo lavoro rappresenta un ponte tra tradizione e modernità, posizionandolo tra gli chef più stimati e all’avanguardia della sua generazione.
Come descriverebbe la sua filosofia culinaria?
Disciplina e sensibilità devono essere in armonia. La gastronomia richiede sia intuito emotivo che rigore instancabile: l’eccellenza nasce da un impegno costante. La cucina è un laboratorio in cui dobbiamo accettare il fallimento, mantenere un atteggiamento di apertura nei confronti del mondo attorno a noi e ascoltare la storia e la vita del nostro terroir. Dopotutto, gran parte di ciò che cuciniamo in Messico viene tramandato da secoli.
Qual è la persona che ammira di più e perché?
Mia moglie Ale Flores, perché insieme abbiamo iniziato il sogno di Quintonil, e lei è lo spirito di questo progetto. È il mio supporto e il mio equilibrio, proprio come io ritengo di esserlo per lei. È coraggiosa, sicura di sé e fiduciosa, oltre che saggia e amorevole, e porta tutto questo sia sul lavoro che a casa.
Quali sono le sue fonti di ispirazione?
Nello Yucatán, ho scoperto una tradizionale cucina sotterranea del maiale. Mi è rimasto il contesto: le persone, la giungla assolata, la tradizione radicata. Di ritorno a Quintonil, ho sentito l’esigenza di tradurre quel momento in un piatto. Dalla costa inglese ai funghi che spuntano dopo la pioggia in una foresta, resto aperto a ciò che mi emoziona e porto quelle esperienze nella mia cucina.
Potrebbe descrivere i parallelismi che vede tra cucina e musica?
La musica e la cucina sono macchine del tempo: ancorate nel presente, ma fatte di ricordi. Una cena di Natale in famiglia, un ballo di nozze, un chiosco di taco a notte fonda, lo stufato di una nonna: ognuno di questi momenti racchiude un’emozione. Per me, la salsa mole è come una sinfonia: decine di ingredienti, ciascuno con un suo ruolo e ritmo, che si riuniscono sotto la guida di un cucchiaio, come la bacchetta di un direttore d’orchestra.
Come si è evoluto il suo modo di cucinare con il progredire della carriera?
La mia passione per la gastronomia resta, ma la mia prospettiva si è evoluta. Ora considero la cucina un riflesso di chi siamo, sia a livello individuale che collettivo. Con il tempo, l’ambizione giovanile ha lasciato il posto alla pazienza e alla sensibilità. In Messico, la cucina è radicata nell’attenzione e nella compagnia, che definisce la vera ospitalità. Oggi credo che il ruolo dello chef e del ristorante debba estendersi oltre il piatto e interagire con la cultura, la comunità e l’ambiente.
Perché ama Krug?
Krug rompe gli schemi dello champagne, sia nella vinificazione che nell’invecchiamento, il che rende l’esperienza di degustazione impareggiabile in termini di sapore, consistenza, aroma e sensazioni generali. Ammiro il modo in cui la Maison innova nel rispetto della tradizione.
Qual è il momento ideale per degustare Krug?
Apro una bottiglia di Krug quando voglio festeggiare - sia nel mio soggiorno con amici e familiari che nell’ambito di un menù di abbinamenti che ho creato - perché le qualità di questi champagne sono versatili, rendendoli parte integrante di un viaggio gastronomico.
Krug Ambassades
Dove degustare Krug