
Atto di Vito Mollica *
Firenze, Italia

Informazioni utili
Indirizzo:
Via del Corso, 6, 50122 Firenze FI, ItalyContatto:
+390555353555Due chiacchiere con
Vito Mollica
"Sono onorato di fare nuovamente parte della straordinaria famiglia Krug. Penso che sia fondamentale conoscere l’uomo dietro il prodotto perché a tavola il vero lusso risiede in materie prime d’eccellenza. Ecco perché considero Krug la scelta perfetta per me e i miei clienti, a cui offro solo prodotti che ritengo eccellenti, gli stessi che sceglierei per me”.
Vito Mollica (Proprietario e Chef)

La Krug Ambassade
ATTO di Vito Mollica è un ristorante gourmet che si trova nello storico Palazzo Portinari Salviati di Firenze. L’esperienza di ogni ospite è studiata come un atto teatrale, con un percorso culinario che si svolge come una rappresentazione, svelandosi lentamente ai clienti. Lo chef Mollica è affiancato dagli chef Rosario Bernardo e Paolo Acunto, dal Restaurant Manager Mark Ignatov e dalla sommelier Clizia Zuin, che si occupa di una cantina con 850 etichette, incentrata in particolare sulla Toscana e su un’accurata selezione di vini francesi e internazionali. ATTO incarna una cucina raffinata, un’ospitalità autentica e il valore del tempo, della passione e del lavoro di squadra in ogni dettaglio.
Il Krug Lover
Nato nel 1971, Vito Mollica ha iniziato la sua carriera con Four Seasons Hotels & Resorts nel 1996, lavorando a Milano, Praga e successivamente Firenze, una città che gli ha fornito una profonda ispirazione con la sua arte, storia e cucina. Nell’aprile 2022 è tornato a Firenze per guidare i ristoranti del Palazzo Portinari Salviati. Noto per la sua attenzione all’eccellenza e a materie prime della più alta qualità, considera Krug una scelta naturale per la sua filosofia culinaria.

Come descriverebbe la sua filosofia culinaria?
La mia filosofia si basa sui rapporti umani e sulla costante ricerca della qualità, il che spiega perché amo esplorare nuovi mercati e piccoli produttori nella campagna toscana, con cui condivido la stessa passione per l’eccellenza. La mia cucina nasce dal cuore, dai rapporti che creo con la mia brigata e i fornitori locali.
Quali sono le qualità che apprezza di più in una persona?
Le qualità che amo di più in una persona sono l’onestà, il rispetto e la passione. L’onestà rende possibile sviluppare rapporti autentici, il rispetto è fondamentale per lavorare insieme in armonia, e la passione è ciò che rende speciale ogni progetto e ci consente di superare le difficoltà. Credo che queste qualità siano essenziali, sia nella vita personale che in quella professionale, per creare rapporti solidi e crescere insieme.
In che modo l’area geografica in cui si trova il suo ristorante ispira i suoi piatti?
Ho lo straordinario privilegio di lavorare al Palazzo Portinari Salviati, un luogo di inestimabile valore artistico, nel prestigioso palazzo su Via del Corso, che un tempo era la casa di Folco Portinari, padre di Beatrice - la musa di Dante Alighieri - e che successivamente divenne la dimora di Cosimo I de’ Medici. Qui, i capolavori del Rinascimento fiorentino coesistono con il design contemporaneo e le offerte gastronomiche sono plasmate per soddisfare le molteplici esigenze dei clienti fiorentini, italiani e internazionali. Questo ambiente così ricco di storia e bellezza mi ispira a creare piatti che sono vere e proprie “opere d’arte”. Ogni dettaglio, dalla presentazione alla preparazione, è accuratamente studiato per affascinare e sorprendere ogni ospite.
Potrebbe descrivere i parallelismi che vede tra cucina e musica?
Cucina e musica condividono la stessa essenza creativa: entrambe richiedono armonia, precisione e passione. Come un compositore sceglie le note giuste per creare una composizione unica, uno chef seleziona gli ingredienti per creare piatti che raccontano una storia. Entrambe sono arti in costante evoluzione, in grado di suscitare profonde emozioni e fornire un’esperienza unica che mantiene un legame intrinseco con la tradizione e l’innovazione.
Come si è evoluto il suo modo di cucinare con il progredire della carriera?
Nel corso della mia carriera, la mia cucina si è evoluta, in un continuo processo di ricerca e sperimentazione. All’inizio ero molto concentrato sulla tecnica, ma con il tempo ho imparato ad “ascoltare” maggiormente gli ingredienti, a rispettarli e apprezzarli nella loro semplicità. Oggi amo combinare tradizione e modernità, cercando sempre un equilibrio tra creatività e sostenibilità, senza mai perdere di vista il profondo legame con la terra e le stagioni.
Cosa la rende “Krug Lover”?
Ciò che mi rende un Krug Lover è la capacità di Krug Grande Cuvée di raccontare una storia attraverso ogni sorso. Ogni bottiglia racchiude anni di passione, ricerca e savoir-faire, ed è in grado di sorprendere ogni volta con la sua complessità e armonia. La profondità dei suoi aromi, unita a un’avvolgente freschezza, stimola i sensi e crea un’esperienza unica. È un viaggio che arricchisce ogni momento, rendendolo realmente speciale.
Qual è il momento ideale per degustare Krug?
Amo gustare un bicchiere di Krug quando desidero festeggiare un’occasione speciale o un incontro con le persone care, o trasformare un semplice brindisi in un’esperienza indimenticabile. In un calice di Krug Grande Cuvée ognuno può trovare qualcosa che susciti emozioni, quindi è perfetto quando voglio creare un’esperienza unica che stimoli i sensi e arricchisca ogni momento.
Krug Ambassades
Dove degustare Krug


