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Giuseppe Iannotti

Krèsios, Telese Terme, Italia

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Cosa significa per lei cucinare?

Credo che cucinare significhi rinnovare costantemente idee e metodi, per rispondere ai desideri e alle esigenze del mondo attuale. In cucina sono un modernista e faccio le cose in modo diverso. A uno sguardo superficiale, creo una sembianza di linearità che tuttavia nasconde un mondo intero da esplorare.

Cosa significa per lei cucinare?

Credo che cucinare significhi rinnovare costantemente idee e metodi, per rispondere ai desideri e alle esigenze del mondo attuale. In cucina sono un modernista e faccio le cose in modo diverso. A uno sguardo superficiale, creo una sembianza di linearità che tuttavia nasconde un mondo intero da esplorare.

Dialogo con Giuseppe Iannotti

Credo che cucinare significhi rinnovare costantemente idee e metodi, per rispondere ai desideri e alle esigenze del mondo attuale.
Chi le ha fatto amare la sua professione?
Sono totalmente autodidatta. Sono molto grato alla mia famiglia per avermi trasmesso la passione per la cucina e l’amore per la nostra terra e le sue tradizioni. Tutto ha avuto inizio quando avevo sei anni. Nel 2007, ho aperto un piccolo ristorante a Castelvenere, il Krèsios, e poi una bottega di specialità gastronomiche a Telese Terme, oggi sono riuniti sotto un unico tetto, quello del Krèsios, il ristorante di famiglia.
Le è sempre piaciuto usare i peperoni in cucina?
Assolutamente. Credo che il peperone sia un ingrediente con un sapore forte e intenso, ma al contempo semplice, tutte caratteristiche che lo rendono un’ottima rappresentazione del mio stile e della mia filosofia.
Conosce qualche storia divertente sui peperoni, appartenente alla sua cultura?
Leonardo da Vinci usava peperoni secchi e sbriciolati per ottenere i colori vividi dei suoi affreschi italiani.
Si ricorda il suo primo bicchiere di Krug?
Ero con il mio migliore amico in un bel ristorante sul mare, quando il cameriere ci ha suggerito una bottiglia di Krug. Fu amore a prima vista e al primo sorso, sono rimasto davvero colpito dall’eleganza di Krug Grande Cuvée.
Può raccontarci una sua esperienza indimenticabile con Krug Grande Cuvée o Krug Rosé?
L’edizione della scorsa estate dei Krug Encounters a Portofino è stata un’esperienza fantastica, in un luogo davvero magico. È stato un onore partecipare a quest’avventura, che mi ha avvicinato alla filosofia di Krug, facendomi provare una sinfonia di emozioni sia con Krug Grande Cuvée che Krug Rosé.

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